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Biografia e Critica di * Collettiva - IN FORMA DI FRANCOBOLLO


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* Collettiva  -  IN  FORMA  DI  FRANCOBOLLO

















 

 

 
 
 
 
 
 
 
IN  FORMA  DI  FRANCOBOLLO/ 70 Years di Marcello Diotallevi
 
Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno nasce nel 2009 come uno spazio sperimentale cercando da subito  di far capire che la sola legge del mercato non necessariamente prevale sul dato culturale e creativo. Anzi, molto spesso la produzione alternativa degli artisti cosiddetti “ di frontiera” raggiunge altissimi livelli innovativi e poetici al di sopra dagli standard imposti dal sistema ufficiale dell’arte contemporanea proprio perché gli artisti che io considero “di confine”, in particolar modo gli artisti postali,  si trovano volutamente a condividere un nuovo modo d’intendere la comunicazione al di fuori di un normale e asettico circuito di norma commerciale. La Mail Art, ideata da Ray Johnson negli anni ’60, nasce, appunto, come fenomeno essenzialmente artistico condividendo le proposte del movimento Fluxus in una sorta di forma d’arte totalmente relazionale e  “underground”, svincolata dai logici schemi produttivi proposti dalle gallerie commerciali. Le opere di Mail Art, spedite per posta viaggiano da un capo all’altro del pianeta e molto spesso si completano con i timbri,  francobolli, adesivi e persino elementi  tridimensionali. Le buste, e i francobolli sono la chiara testimonianza di un viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte comunicative diventando molto spesso  opere d’arte.  
 
Per celebrare la ricorrenza del 70° compleanno di Marcello Diotallevi (24 aprile 1942) gli artisti si sono impegnati a lavorare su una matrice atta ad ospitare la propria  personale  visione, cercando in linea di massima di rispettare le caratteristiche base di un vero francobollo. Perché possano venire considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere forma di francobollo, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa  sia ancora riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente in quanto tale. Per far sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono “in forma di francobollo”, non  vuol dire  necessariamente che i francobolli d’artista “lo sono davvero” quindi, non sono semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale spedizione postale. Si accetta provvisoriamente la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea, per poi, subito dopo, trovare un diverso ordine e sbocco linguistico, diventando molto spesso efficace messaggio poetico capace di viaggiare e superare barriere e limiti fittizi. Ecco svelato il potere dirompente, trasformatore e liberatorio della parola “In Forma” capace di dominare, nonostante la provvisoria condizione di condividere in parte le caratteristiche base  di un  francobollo.  In questa prima rassegna vengono esposti  88 opere realizzate appositamente da altrettanti artisti internazionali che per questa occasione hanno voluto esserci.
 
 
 
Artisti presenti a questa Rassegna Internazionale:
Marcello Diotallevi, Michel Della Vedova, Giancarlo Pucci, Francesco Mandrino, Ruggero Maggi, Emilio Morandi, Paolo Scirpa, Clemente Padin, Anna Boschi, Alexander Limarev, Vittore Baroni, Andrea Bonanno, Carlo Iacomucci, Lancillotto Bellini, Rosanna Boraso, Ezio Ferrari, Alberto Vitacchio, Giovanni Bonanno, Lamberto Pignotti, Guido Bondioli, Fulgor C. Silvi, Giuseppe Denti, Domenico Severino, Willie Marlowe, Carla Bertola, Gian Paolo Roffi, Carmela Corsitto,   Serse Luigetti, Salvatore Anelli, Claudio Grandinetti, Bruno e Liliana Tonucci, John Held JR, Simone Affabris, Darlene Altschul, Greta Schodl, Antonio Di Gaspero, Sergio Poddighe, Rolando Zucchini, Ernesto Terlizzi, Francesco Aprile, M. P. Fanna Roncoroni, Stathis Chrissicopulos, Tarcisio Pingitore, Teo De Palma, Giuliano Mammoli, Jean-Noel Laszlo, Daniel Daligand, Franco Massanova, Eugenio Giannì, Irma Blank, Mauro Molinari, Oh Boy Mailart, Keith Bates, Christine Tarantino, Roberto Scala, Adriano Bonari, Giorgio Regnicoli, Rosanna Veronesi, Michele Caldarelli, Fernando Andolcetti, Oliviero Olivieri, Roberto Vincenzo Zito, Guglielmo Girolimini, Gianni Ottaviani, Anna Alessandroni, Enzo Mula, Francesco Guerrieri, Lucia Marcucci, Davide Argnani, Franco Gordano, Maryse Aspart Cena, Cosimo Cimino, Rossella Izzo, Giordano Bruno Galli, Sergio Cena, Sophia Martinou, Adriano Di Giacomo, Anna Cochetti, Gabriella Maramieri, Angela Noya Villa, Paolo Carnevale, Lillo Giuliana, Angela Caporaso, Anna Seccia, Lucio Del Gobbo, Dino Sileoni, Franco Spena, Patrizia Battaglia. 
 
 
La collezione di opere di Artistamps attualmente visibile permanentemente al Bongiani Ophen Art Museum di Salerno nasce per caso, da un’idea provvisoria; i lavori spediti dagli artisti per posta  dovevano essere utilizzati semplicemente per una mostra collettiva come omaggio ai 70 anni di Marcello Diotallevi. Quindi, non era stata concepita come una raccolta per una collezione di Artistamps. Tuttavia, in breve tempo ci siamo accorti che le opere create da 112 artisti erano più di 330, per cui bisognava renderle visibili programmando così duemostre collettive di respiro internazionale dedicate espressamente a Marcello Diotallevi; per l’appunto, quella di dicembre 2012 dal titolo “IN FORMA  DI  FRANCOBOLLO” e l’altra programmata a partire dal 1 giugno al 31 agosto 2013  in contemporanea con la 55° Biennale Internazionale di Venezia.  Attualmente, crediamo che questa particolare “raccolta” sia  già una delle  poche e interessanti collezioni virtuali  di “Artistamps” presenti  e visibili in modo organico  nel Web.

VISITA  LA  SALA 45:    BONGIANI  ARTISTAMPS/     http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=45

 





 

Caro Giovanni, qualche giorno fa ho fatto un pensierino sulla mostra "In Forma di Francobollo", non è buffo che un gallerista di Salerno abbia deciso di inaugurare una mostra internazionale che celebra i miei settant’anni proprio il giorno successivo (22 dicembre) alla fine del mondo (21 dicembre , secondo la profezia Maya)?   A questo punto mi viene in mente un possibile titolo: “ la prima mostra dopo l’Apocalisse: una mostra da non perdere!”       Saluti cari, Marcello
                                                                                                                                        Marcello   Diotallevi,    (Fano 11 -  12 - 2012)
 
 

 

“Settant'anni tra buste, lettere al mittente,
lettere autografiche, pittura e francobolli d'artista”
 
 
Marcello Diotallevi ha compiuto settant'anni e per tale importante occasione sono stati invitati diversi artisti a fare quello che lui ha fatto da sempre e con classe:“francobolli d'artista”. La richiesta che avevamo fatto agli artisti i era quella di spedire “in forma di francobollo” quanto già realizzato precedentemente, oppure d’intervenire possibilmente su una matrice base già predisposta. L’unica condizione era quella che doveva assomigliare per sommi capi ad un francobollo, vicino alla filatelia ufficiale e possibilmente traforato.  I primi francobolli Marcello Diotallevi li ha creati negli anni 80 e precisamente nel 1984 (qualche anno prima, aveva creato qualche esemplare unico di cui, purtroppo, non si ha più la reale documentazione dell’operazione artistica svolta dall’artista. Secondo l’artista fanese “i francobolli d'artista stanno a quelli ufficiali come i libri d'artista a quelli che fanno letteratura”; così Marcello definisce il proprio lavoro. Sul finire degli anni Settanta traghetta la sua creatività nella Mail Art con interventi originali anche nella produzione di “francobolli d'artista”. Dal 1984, in tutto ne ha realizzati una ventina, sempre di grande qualità creativa. L'artista marchigiano confessa: “Sebbene essi non appartengano alla filatelia ufficiale, morfologicamente le sono vicini, appaiono traforati, la carta è gommata, hanno un valore facciale e qualcosa da celebrare”. Sono stati spesso esposti: dal “Brandale” di Savona al “Caffè Voltaire” di Firenze, dal “Il luogo” di Roma al “Milan Art Center” di Milano. Inoltre, sono stati presentati anche al Palazzo dei Diamanti di Ferrara a “Arte Fiera” di Bologna. Il primo, l'esemplare del 1984, si intitola “For peace” ed offre ironicamente una colomba che indossa un elmetto da militare. Un francobollo   del 1999, «Halloween» celebra la festa omonima del 31 ottobre. Un altro ancora è "Mail heart” e risale al 1990, contiene un cuore composto da un collage di frammenti di francobolli, fino a quelli più recenti creati in questi ultimi tempi come “Italia 2011” del valore di 0,60 cent. di euro, per celebrare degnamente il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, oppure, “70 years” del valore non legale di 1,40 €, creato proprio quest’anno per la ricorrenza del suo stesso settantesimo compleanno.  
 
 
Nato nel 1942 a Fano. E' vissuto per lungo tempo a Roma dove per un decennio ha esercitato l'attività di restauratore presso il Laboratorio di Restauro in Vaticano. Ha inizio in quegli anni anche la sua attività artistica all'insegna dell'irrequietezza. Come pittore prima, poi come scultore nei primi anni Settanta, quindi per qualche tempo si occupa di grafica e infine inizia a scrivere. Verso la fine degli anni Settanta hanno inizio le sue incursioni nell'area della Mail Art e della Poesia Visiva di cui è tuttora un impegnato protagonista. In oltre quarant’anni di attività artistica ha collaborato con suoi interventi a libri e riviste nazionali e internazionali. Nel corso del tempo ha tenuto varie mostre personali nelle maggiori città italiane, partecipando nel contempo a esposizione collettive in tutto il mondo. Si occupa in prevalenza di installazione, Poesia Visiva e Mail Art. E' l'autore della copertina della Guida al Musée National d'Art Moderne - Centre Georges Pompidou di Parigi (Hazan Editeur 1983). Nel 2003 riceve l'invito a tenere una performance nella Sezione "Extra 50" della 50esima Edizione Internazionale d'Arte - Biennale di Venezia ma, non essendo egli un performer, declina l'invito. Nel 2007 è stato invitato alla 52esima Biennale di Venezia e poi nel 2011 alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Tibet, a cura di Ruggero Maggi. Dal 1974 vive e lavora a Fano.                              (Giovanni Bonanno)
 
                                                                            
 
 
 
LA PITTURA: “DALLA  LETTERA  AL VOLO”
 
Marcello Diotallevi, classe 1942, sul finire degli anni Settanta ha iniziato le sue irruzioni  nell’area della Mail Art e con   contatti sempre più intensi  con la Poesia Visiva, utilizzando le lettere dell'alfabeto per accumuli, disseminazioni liberati da qualsiasi senso  e significato letterale, e in questi ultimi anni, anche del recupero del colore e dell’uso gioioso della pittura. Artista di voli a cielo aperto di  “parole al vento”,  di  insolite lettere senza destinatario che ritornano al mittente; lettere in cui l’accumulazione grafica di simboli di tipo grafico creano nuove associazioni sempre imprevedibili e nuove,  disarticolando il linguaggio  e riducendolo a pezzi. Ora con gli ultimi lavori  Le parole incantate volano allegre nello spazio come dolci fiabe senza tempo. L’intera produzione  dell’artista di Fano nasce dall’ibridazione dei linguaggi fino a sconfinare con convincente disinvoltura nella poesia visiva. Di questi ludici interventi provocatori   ne è responsabile Marcel Duchamp artista amato da Marcello per la componente estetica e concettuale. Ne viene fuori una sorta di viaggio poetico  dentro la fantasia e l’incanto,  con   la definizione di  presenze che cercano di esercitarsi al volo, a condividere l’indefinito. Cervi volanti e ippogrifi  cavalcano  raggianti il tempo di un momento, apparizioni che si formano e nello stesso tempo  si stravolgono  per  definirsi in  poemi colorati destinati al vento. Alla base  vi è l’ironia come sistema per indagare il presente con il fine di evidenziare gli aspetti  più particolari,  lasciando alla casualità provvisoria  la possibilità di destare stupore e meraviglia. Tutta l’intera  ricerca  di Diotallevi è improntata da questo particolare  modo di fare. Come per esempio  le  «Lettere autografiche» di un tempo sistemate sui fogli bianchi imbustati che spediva per posta a  destinatari inesistenti creando così lo smarrimento e  la trasgressione. Si badi bene non la ricerca della casualità “tout court”, fine a se stessa, ma come sollecitazione e possibilità di accamparsi nel provvisorio e nell’evento non programmato e definito. Così è  stato anche per i racconti fantastici e immaginari delle  “Fiabe al vento” di questi ultimi tempi,  quasi dei collage composti da frammenti assemblati di ripstop di vari colori. La loro  forma suggerisce strani aquiloni  rampanti che volano  nell’aria in attesa di stabilizzarsi in una dimensione più certa. Per sedimentarsi  cercano l’infinito, l’immateriale  e il mistero come essenza.  La loro sagoma colorata  evidenzia lettere ritagliate,  svuotate di peso, che si stabilizzano all’interno della superficie colorata. Lettere dal destino vago e ingrato  volano “come  francobolli” in attesa che qualche  possibile destinatario possa decifrare gli oscuri presagi della parola, si aggrappano avidamente all’immaginazione e si lasciano andare al flusso delle correnti, coscienti  di non poter essere più significato compiuto ma  sola  presenza sfuggente.                      
                                                                                                                                   Giovanni Bonanno
  
 
 
 
– Marcello Diotallevi – studio  via Veneto, 59 – 61032 Fano – Italia
 VISITA/ Siti di riferimento: 
 
http://www.caldarelli.it/diotallevi.htm
 
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=21
 
 
 
Artistamp:
 
http://www.artpool.hu/Artistamp/default.html
 
http://www.artpool.hu/Artistamp/PFranke.html
 
http://www.artpool.hu/Artistamp/text/Galantai.html
 
http://iuoma-network.ning.com/group/artistampscreators?commentId=2496677%3AComment%3A910037&xg_source=activity
 
http://artistampmuseum.blogspot.it/ 
 
http://artistampmuseum.blogspot.it/2010/10/book-artistamps-francobolli-dartista.html
 
http://artestudiomorandi.blogspot.it/2010_09_01_archive.html